Allora el sommo ed etterno Padre, e pietoso, volse l'occhio della misericordia e clemenzia sua inverso di lei, dicendo: — O carissima e dolcissima figliuola, el sancto desiderio e giuste petizioni debbono essere exauditi ; e però Io, somma veritú, adempirò la veritá mia, satisfacendo alla promessa che Io ti feci e al desiderio tuo.
- I. Qui comincia el trattato dell'obedienzia. E prima, dove l’obedienzia si truova, e che è quello che ce la tolle, e quale è il segno che l'uomo l'abbi o no, e chi è la sua compagna e da cui è notricata.
- II. Come l’obedienzia é una chiave con la quale si disera el cielo, e come debba avere el funicello e debbasi portare attaccata a la cintura. E de le excellenzie sue.
- III. Qui insiememente si parla de la miseria de li inobedienti e de la excellenzia de li obedienti.
- IV. Di quelli e' quali pongono tanto amore all'obedienzia che non rimangono contenti de la obedienzia generale de' comandamenti, ma pigliano l’obedienzia particulare.
- V. Per che modo si viene da l’obedienzia generale a la particulare. E de la excellenzia de le religioni.
- VI. De la excellenzia de li obedienti e de la miseria de li inobedienti, li quali vivono ne lo stato de la religione.
- VII. Come li veri obedienti ricevono per uno cento e vita eterna. E che s'intende per quello uno e per quello cento.
- VIII. De la perversita, miserie e fadighe de lo inobediente. E de' miserabili frutti che procedono da la inobedienzia.
- IX. De la inperfeczione di quelli che tiepidamente vivono ne la religione, avengaché si guardino da peccato mortale. E del remedio da uscire de la loro tiepiditade.
- X. De la excellenzia de la obedienzia, e de’ beni che dá a chi in veritá la piglia.
- XI. Distinczione di due obedienzie, cioè di quella de' religiosi e di quella che si rende ad alcuna persona fuore de la religione.
- XII. Come Dio non merita secondo la fadiga de l’obedienzia né secondo longhezza di tempo, ma secondo la grandezza de la carita. E de la prontitudine de' veri obedienti, e de' miracoli che Dio ha mostrati per questa virtú. E de la discrezione nell'obedire, e dell'opere e del premio del vero obediente.
- XIII. Questa è una repetizione in somma quasi di tucto questo presente libro.
- XIV. Come questa devotissima anima, ringraziando e laudando Dio, fa orazione per tutto el mondo e per la Chiesa sancta. E, comendando la vìrtú de la fede, fa fine a questa opera.